Per quanto concerne le tasse ed il fisco della Repubblica Dominicana, prendere la residenza o vivere in Repubblica Dominicana, non agevola di molto le aspettative fiscali rispetto a paesi dell´area maggiormente competitivi ed efficienti.Come tutti i paesi dell´area anche la Repubblica Dominicana applica la tassazione territoriale.
Per le persone fisiche non residenti viene applicata un'imposta sostitutiva al 27%, le cui ritenute devono essere applicate a titolo definitivo da chi effettua i pagamenti.
Qualora un lavoratore dipendente riceva, in aggiunta alla propria retribuzione monetaria, anche compensi in natura (abitazione, veicolo, sconti o rimborsi per beni o servizi), questi vanno sottoposti a tassazione separata con aliquota al 27%.
Le persone fisiche che svolgono attività imprenditoriale possono accedere a due differenti regimi semplificati, che permettono di calcolare il reddito imponibile in mancanza di una contabilità ordinaria.
Il primo sistema, disponibile anche per le persone giuridiche, è basato sugli acquisti ed è dedicato a quanti operano nel settore commerciale e alle piccole industrie e i cui acquisti non superino il limite dei 40.759.725 pesos dominicani. Si calcola, innanzitutto, il valore totale delle vendite, stimato applicando un margine di intermediazione commerciale al totale degli acquisti. Tale margine è differente a seconda dell'attività economica e delle caratteristiche del contribuente ed è stabilito dall'Amministrazione finanziaria. Si individua poi il reddito imponibile come percentuale del totale delle vendite precedentemente determinato, applicando senza ulteriori deduzioni, a seconda del caso, il sistema di scaglioni per le persone fisiche o l'aliquota per le persone giuridiche.
Il secondo sistema per la stima del reddito in mancanza di contabilità è basato sui ricavi e vi possono accedere unicamente le persone fisiche che svolgano attività nei servizi professionali o di altro tipo e che abbiano ricavi complessivamente inferiori a 8.771.771 pesos. Il reddito imponibile rappresenta il 60% di tali ricavi, cui vanno ulteriormente detratti i contributi previdenziali. A questo reddito si applicheranno le aliquote per l'imposta sui redditi delle persone fisiche.
I contribuenti devono versare entro luglio il 50% dell’imposta dovuta e la restante parte, in due rate uguali, entro il 15 ottobre e il 15 dicembre.
La tassazione delle persone giuridiche
L'imposta, pari al 27% del reddito imponibile, si applica a tutti i redditi e ai benefici di fonte nazionale ottenuti dalle persone giuridiche nel corso del periodo di imposta, comprese le plusvalenze per la cessione di proprietà e partecipazioni. Rientrano tra i redditi imponibili anche alcuni redditi da investimento provenienti dall’estero come i dividendi, gli interessi etc.
Sono soggetti a tassazione le società di capitali, le imprese pubbliche con attività commerciali, le successioni indivise, le società irregolari, le società di persone e di fatto. Una società è considerata residente se è istituita secondo la legge dominicana o è presente sul territorio con una stabile organizzazione.
Sono, invece, esenti:
i redditi conseguiti dallo Stato, dagli Enti locali e dalle loro emanazioni che non svolgono attività commerciale;
i redditi delle istituzioni religiose provenienti direttamente da attività di culto;
i redditi delle organizzazioni caritatevoli, culturali, scientifiche, sportive etc. per le attività non commerciali;
i dividendi provenienti da imprese residenti che siano già stati soggetti a ritenuta alla fonte a carattere definitivo. Il reddito imponibile è determinato come differenza tra il reddito lordo e i costi sostenuti per il suo conseguimento e mantenimento.
La valutazione delle rimanenze ai fini fiscali deve essere effettuata con il metodo LIFO anche se altri metodi possono essere autorizzati su richiesta. Gli ammortamenti sono effettuati secondo specifiche tabelle con un valore delle immobilizzazioni che si rivaluta secondo l’inflazione. Gli interessi sono generalmente deducibili anche se sono presenti delle limitazioni nel caso il beneficiario sia localizzato in territori a fiscalità privilegiata. La detrazione di interessi verso soci sono limitate ad un ammontare di debito pari a tre volte il capitale sociale. Le transazioni tra soggetti residenti e non residenti affiliati allo stesso gruppo (transfer pricing) devono essere realizzate ai prezzi che si avrebbero tra parti indipendenti. È possibile realizzare degli accordi preventivi triennali con l’autorità fiscale per l’individuazione dei prezzi di trasferimento. I capital gains sono considerati reddito ordinario così come le royalties e gli interessi ricevuti.
I pagamenti effettuati dalle società per dividendi, interessi e royalties, se non diversamente previsto dagli accordi contro le doppie imposizioni, sono sottoposti a una ritenuta del 10% per i pagamenti a chiunque effettuati, con l’eccezione degli interessi a persone giuridiche residenti.
Per alcune tipologie di imprese, la legge introduce alcune presunzioni sul livello del reddito netto che, per le società residenti, valgono solo in caso non si riesca a determinarlo in altra maniera. In particolare:
per le compagnie di trasporto di persone e merci da e per l'estero si presume un reddito pari al 10% dell'ammontare dei ricavi lordi;
per le società di assicurazioni si presume un reddito pari al 10% dei premi lordi;
per i distributori cinematografici di pellicole straniere è considerato un reddito pari al 15% dei ricavi in qualsiasi forma ricevuti;
per le imprese di comunicazione un reddito pari al 15% dei ricavi lordi;
per le imprese agro-pastorali e forestali il reddito è calcolato sulla base di una stima effettuata dall'Amministrazione fiscale sulla base di prezzi e produzione o, qualora non sia possibile questa modalità, è pari al 10% del valore degli immobili presenti sulla proprietà.In linea generale, nel caso in cui il contribuente consegua in una perdita nel corso del periodo di imposta, questa potrà essere portata in deduzione del reddito nei successivi cinque anni unicamente per un ammontare annuale pari al 20% del valore di tale perdita.
L'anno di imposta è generalmente quello solare, ma le persone giuridiche possono terminare l’anno fiscale anche il 31 marzo, il 30 giugno o il 30 settembre. La dichiarazione dei redditi va compilata entro 120 giorni dalla fine del periodo di imposta.
Imposte sul patrimonio
La tassazione del patrimonio avviene con modalità differenti a seconda della tipologia di contribuente.
Persone fisiche - L'imposta colpisce unicamente il patrimonio immobiliare totale delle persone fisiche, se il valore supera i 7.019.383 pesos. Il valore imponibile della proprietà viene stimato dall'Amministrazione fiscale sulla base della documentazione presentata e sconta un'aliquota pari all'1% dell'importo eccedente la franchigia.
L'imposta va pagata in due tranche semestrali, 11 marzo e 11 settembre. Le transazioni di beni immobili localizzati nel Paese sono soggette a tassazione con aliquota al 3% del valore del bene.
Persone giuridiche - Per le persone giuridiche e le attività economiche di persone fisiche viene, invece, colpito l’intero valore dell'attivo, detratti svalutazioni e ammortamenti. Sono escluse dal pagamento le persone giuridiche esentate dall'imposta sui redditi e, temporaneamente e dietro richiesta all'Amministrazione fiscale, quelle che ricadono in determinate condizioni economiche previste dalla legge. L’aliquota è dell’1%.
L'imposta sui redditi costituisce un credito d’imposta ai fini della tassazione sul patrimonio. L’imposta sul valore dell’attivo va pagata in due rate semestrali.
L'imposta sulle successioni e sulle donazioni
L'imposta grava sul valore dei trasferimenti a titolo gratuito per causa di morte (eredità o legati) o per donazione.
Da tale imposta sono esenti:
un ammontare pari a 500 pesos, importo che raddoppia nel caso di discendenti o ascendenti diretti (solo successioni).
i beni di famiglia elencati nella Legge e l'assicurazione sulla vita del de cuius (solo successioni);
i legati testamentari e le donazioni nei confronti di enti pubblici e istituzioni benefiche.Nel caso di successioni l'aliquota è del 3%, mentre le donazioni scontano un’aliquota del 27%.
L'imposta sulle transazioni di beni industriali e servizi ITBIS (beni industriali e servizi)
Si tratta di un'imposta al consumo simile all'Iva che si applica alle transazioni e importazioni di beni industriali e alle prestazioni di servizi.
Sono esenti da imposta:
molti beni agricoli e alimentari di prima necessità;
macchinari e input per l'agricoltura;
medicinali;
libri e riviste;
servizi educativi e sanitari;
servizi finanziari;
trasporti;
affitti.L’aliquota ordinaria è fissata al 18% ed è prevista un’aliquota ridotta al 16% per alcuni prodotti alimentari. Per le esportazioni è, invece, prevista un’aliquota pari a zero. Come per l’Iva, l’imposta dovuta si calcola detraendo l'imposta pagata in fase di acquisto o importazione. Qualora siano effettuate sia operazioni imponibili che non imponibili la quota di deducibilità dell'imposta pagata in fase di acquisto dovrà essere calcolata con un sistema di pro-rata.
Per l'ITBIS è previsto anche un regime semplificato che riguarda unicamente le persone fisiche che accedono all'analogo regime basato sugli acquisti per le imposte sui redditi.
L'imposta selettiva al consumo
Si tratta di un'imposta che colpisce specifiche categorie di beni e servizi e viene applicata in un’unica soluzione al momento della prima commercializzazione o dell'importazione.
Si applicano aliquote e modalità di calcolo differenti a seconda della tipologia di bene o servizio, come ad esempio:
alcolici: un importo fisso in funzione della quantità di alcol contenuto. A questa si aggiunge un’ulteriore imposta del 10% sul prezzo;
tabacco: un importo fisso in funzione del numero di pezzi e della tipologia di prodotto. A questa si aggiunge un’imposta del 20% sul prezzo di vendita;
servizi di telecomunicazione: 10%;
assegni e transazioni elettroniche: 1,5 per mille del valore;
assicurazioni: 16%.Aree di libero commercio
Al fine di attrarre investimenti nel Paese e generare posti di lavoro, sono state istituite numerose aree di libero commercio. Le società che hanno sede al loro interno godono di numerosi benefici fiscali. In particolare, è prevista l’esenzione per 15 anni (20 per le aree localizzate in zone svantaggiate) da: l’imposta sui redditi; l’imposta sull’attivo, i dazi doganali; le imposte ipotecarie; le imposte sulle transazioni immobiliari; le imposte municipali e l'imposta sulle transazioni di beni industriali e servizi (ITBIS).
Nel caso di cessioni di beni e servizi da una impresa localizzata in una zona di libero commercio verso persone fisiche o giuridiche nel mercato locale è applicata un’aliquota del 3,5% sul valore lordo delle vendite. Le società che hanno sede nelle aree di libero commercio devono effettuare una ritenuta del 10% sugli utili distribuiti.
Rapporti internazionali
La Repubblica Dominicana non rientra in nessuna delle liste dei Paesi a fiscalità privilegiata previste dalla legislazione italiana. Non sono in corso tra la Repubblica Dominicana e l’Italia accordi contro le doppie imposizioni o finalizzati allo scambio di informazioni.
Sono in vigore, invece, un trattato con gli Stati Uniti per lo scambio di informazioni tributarie, trattati di cooperazione tecnica con alcuni Paesi, tra cui la Francia, e accordi contro le doppie imposizioni con il Canada e la Spagna.
Fonte Fiscooggi.it